
Trattoria da Carmelo - Pordenone

Specialità Veneto-Friulane

L'atmosfera della trattoria è calda ed accogliente
Chi siamo
Immersa nella campagna pasianese, a pochi km dalla fiera di Pordenone, si trova la Trattoria da Carmelo, erede delle osterie di un tempo, dove si conciliavano sotto lo stesso tetto il luogo di ristoro, la rivendita di alimentari e il punto di ritrovo per tutta la borgata.
Seguendo le orme dei genitori Carmelo e Vilma, oggi è il figlio Gabriele, affiancato dalla moglie Lisa a portare avanti la gestione del locale, mantenendone le origini rustiche e familiari sia nella cucina che nelle sembianze.
Appena entrati c’è il bar, costellato di vecchi mobili e foto di famiglia, poco oltre si trova la sala più grande con il bel caminetto, mentre a lato altre due salette più raccolte, sempre in stile rustico, con perline in legno alle pareti e graziose tendine a quadretti rossi, tipiche delle osterie del passato.
All’esterno si trova invece un bel pergolato di vite americana, dove cenare a lume di candela nella bella stagione.
Il clima è sereno e cordiale, all’insegna della semplicità. Non esiste un menù scritto, poichè le proposte della cucina vengono elencate ed illustrate a voce.
Mantenendo i piatti tipici della tradizione veneto-friulana, Gabriele propone diverse specialità, sempre rispettando le materie prime che offre la stagione, quasi sempre a km zero o spesso prodotte dall’orto paterno.
Si comincia con gli affettati nostrani, tra i quali l’ottima porchetta cotta in crosta di pane o i fegatini di pollo con la polenta, per proseguire con la pasta fatta in casa, come le tagliatelle al sugo di gallo, gli gnocchi all’anatra o le lasagne con fagiano e radicchio di Treviso, con i funghi o le erbette di campo.
Tra i secondi primeggia il “gal in tecia”, ricetta tramandata da generazioni, ma non mancano altre specialità quali le trippe alla parmigiana, il baccalà con polenta, il coniglio o la lepre in salmì. Buone anche le costate di manzo alla griglia per gli amanti delle carni rosse.
Tra i contorni meritano un accenno le patatine fritte tagliate a mano che ricordano quelle della nonna.
Anche i dolci sono fatti in casa; semplici, gustosi e ben presentati.
La cantina offre una buona varietà di etichette sia regionali che nazionali, anche se il più richiesto rimane l’ottimo vino rosso del Collio sfuso, conservato in magnum e servito in caraffa.



Le nostre specialità
La parte del leone spetta, come è ovvio che sia, ai piatti che ereditiamo dalla tradizione culinaria del Friuli e del Veneto, che rielaboriamo in una chiave moderna ma sempre stando attenti ai precetti delle nostre nonne e dei nostri avi.
Ecco, allora, gli affettati nostrati, ma anche i fegatini di pollo serviti con la polenta o una deliziosa porchetta che viene cotta in crosta di pane. Il rispetto delle materie prime è il principio che orienta il nostro modus operandi, ed è visibile - per esempio - nella vasta scelta di primi, in cui spicca la pasta fatta in casa: ci si può perdere nei piaceri di un piatto di gnocchi all'anatra o farsi inebriare dal profumo delle tagliatelle al sugo di gallo, senza dimenticare le lasaghe con fagiano al radicchio di Treviso, alle erbette di campo o ai funghi.
Teniamo sempre conto dei prodotti di stagione, e in molti casi le verdure provengono direttamente dal nostro orto: quando possiamo, cerchiamo di privilegiare la prospettiva del chilometro zero, ma siamo consapevoli che alcune delizie sono specifiche di altri territori. In quei casi, non abbiamo problemi nel farle arrivare nella nostra cucina.
Di certo, fa parte della nostra tradizione il cosiddetto gal in tecia, che viene preparato sulla base di una ricetta che si trasmette ormai da diverse generazioni, ma la lista dei secondi include anche la lepre e il coniglio in salmì o le trippe alla parmigiana. Chi preferisce il pesce non potrà fare a meno di assaggiare il classico baccalà con la polenta, mentre gli amanti delle carni rosse non si lasceranno sfuggire le costate di manzo alla griglia.